Gastroscopia: come prepararsi all’esame

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La gastroscopia è un esame che il solo sentirlo nominare, mette in ambasce il soggetto che dovrebbe sottoporvisi.

Il solo pensiero di dover sopportare un tubo che scende attraverso la gola fin giù nello stomaco, rende le persone a dir poco  preoccupate.

Certo, è una cosa che lascia perplessi, ma quasi sempre, una volta portato a termine l’esame, ci si rende conto che era più la fifa che l’effettivo fastidio.

Si tratta di un esame che è necessario per verificare lo stato di salute del proprio stomaco e duodeno, nonchè dell’esofago, e questo in tutti i casi che vedono il paziente soffrire di reflusso gastroesofageo, mal di stomaco e bruciori di stomaco.

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Si tratta, infatti, del solo modo certo per valutare la presenza di un’ulcera e del fastidioso elicobacter pilori, responsabile della maggior parte dei problemi gastrici, che se non viene eradicato per tempo, potrebbe portare anche all’insorgenza di un tumore.

L’esame si esegue a digiuno e, nella maggior parte dei casi, richiede un tempo molto limitato, tra i 5 e i 7 minuti, che per qualcuno potrebbero essere una eternità, ma in fondo non è così.

Certo, molto dipende dalla sensibilità personale e dallo stato d’animo con il quale si affronta l’esame, ma nessuna paura, sarà lo stesso medico che provvederà a tranquillizzare i più spaventati, somministrando anche all’occorrenza, un bla 0,98 mm di diametro, dotato di una telecamera, viene delicatamente introdotto dalla gola, e il paziente dovrà collaborare ingoiando, per facilitarne la discesa.

Una volta superata la gola, sarà quasi una passeggiata.

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Il medico potrà osservare l’effettivo stato di salute del tratto gastrico e, all’occorrenza, potrà prelevare un campione di tessuto per poi effettuare una biopsia, direttamente alla fine dell’esame, e quindi in caso di presenza del famigerato batterio, potrà anche dare direttamente la cura risolutiva.

Terminato l’esame, il sondino verrà altrettanto delicatamente rimosso, e il paziente potrà tornare a casa senza problemi, osservando solo un periodo di riposo di qualche ora, soprattutto per gli esiti dell’anestetico.

E’ comunque possibile fare la gastroscopia anche con il metodo transnasale, meno fastidioso, ma non tutte le strutture lo effettuano.