I diritti delle donne in Qatar: report drammatico di Human Rights Watch
Esistono in Qatar i diritti per le donne? E se si, quali sono? La status del genere femminile nel Qatar è preoccupante: dalle cure ginecologiche allo studio, dalla gestione dei figli fino agli spostamenti, è tutto in mano al mondo maschile
I diritti delle donne nel mondo mussulmano sono sempre state un tabu, un punto cruciale su cui tutto il mondo occidentale ha sempre mosso critiche (a volte velate a volte dirette), per far comprendere ai regnanti di quella parte del mondo l’importanza di una società capace di dare pari diritti a uomini e donne, cosa purtroppo fino ad oggi mal recepita.
Secondo il dossier di Human Rights Watch, pare palese che il sistema attualmente vigente in Qatar sia atto a tutelare il solo genere maschile, dandogli poteri di controllo su tutti (o quasi) i diritti delle donne nel paese, compreso anche quello della responsabilità sui figli, di fatto riducendo le donne quasi schiave.
Gli uomini in Qatar controllano tutte le scelte delle donne
Tante le aree di controllo rese vietate dal sistema di tutela maschile: dallo studio all’estero, alla scelta del marito, ai viaggi fino ai ruoli in posizioni pubbliche, un sistema che impedisce al mondo femminile di essere tutelato e che richiede il continuo benestare dell’uomo per tantissime scelte.
A dirlo è Human Rights Watch (HRW) in un report dal titolo “Tutto quello che faccio è legato ad un uomo: le donne e le regole di tutela maschile in Qatar”, oltre 90 pagine di testimonianze, leggi e pratiche che testimoniano questa brutalità. Rothna Begum, ricercatrice esperta di diritti delle donne presso HRW, ha dichiarato:
Le donne in Qatar hanno superato molte barriere e fatto notevoli progressi in molti campi. Tuttavia, devono ancora subire un sistema oppressivo che impedisce loro di vivere vite indipendenti, piene. Il sistema di tutela maschile incoraggia violenza e soprusi e lascia alle donne pochissime occasioni per sfuggire ad una famiglia o ad un marito oppressivi
Anche i movimenti femministi, se pur presenti (più che altro online) sono limitati nella loro libertà: non solo limiti nell’espressione e nel tipo di attività permesse, ma purtroppo si registrano intimidazioni e moleste da parte di alcuni esponenti del governo.
Riuscirà il mondo occidentale a far maturare questa cultura per rendere le donne veramente libere?