La nuova Rai contro Amadeus? Il suo contratto lo blinda
Mentre in Rai stanno piano piano cambiando varie cose, il pubblico si chiede che fine farà Amadeus e con lui la prossima edizione del Festival di Sanremo. Qualcuno ha parlato di un addio al conduttore, altri di un dimezzamento del suo ruolo; come stanno davvero le cose?
Amadeus si è fatto davvero amare nelle ultime edizioni di Sanremo e ha ottenuto un successo dietro l’altro, soprattutto in termini di ascolti. Visti i cambiamenti interni che si stanno vivendo alla Rai, però, in molti si chiedono se il destino dell’ex deejay e dei suoi colleghi sia a rischio.
Come ormai noto, infatti, il governo Meloni potrebbe, soprattutto dopo l’addio alla rai di Carlo Fuortes, subentrare nella rete, cambiando le carte in tavola.
L’evento più atteso dell’anno è davvero a rischio?
Amadeus: addio a Sanremo?
Un articolo di Repubblica uscito oggi, martedì 9 maggio 2023, ha parlato di un Amadeus “dimezzato“, che a causa della nuova potrebbe rimanere alla conduzione del Festival ma senza ricoprire il ruolo di direttore artistico di quest’ultimo.
Nella puntata di Viva Rai 2 di stamattina persino Firodello è intervenuto per parlare della questione e difendere l’amico, il cui contratto in effetti scadrà al termine della 74esima edizione; ad essere a rischio, quindi, dovrebbe essere la stagione del 2025.
Il quotidiano ha fatto anche i nomi di Fabio Fazio, il cui contratto scade a giugno e potrebbe non essere rinnovato (ma che sembra già corteggiato da Discovery), Marco Damilano e Lucia Annunziata. Quest’ultima ha fatto molto dicutere con l’episodio legato alla ministra Eugenia Roccella e alla parolaccia pronunciata!
Secondo molti allo stesso modo Amadeus potrebbe essere a rischio: il bacio tra Rosa Chemical e Fedez, lo sfogo di Blanco e altri episodi, infatti, l’hanno fatto ampiamente finire al centro delle polemiche.
La situazione, tuttavia, non dovrebbe essere troppo preoccupante. Il contratto di Amadeus, infatti, sembra essere blindato e molto stabile e non è credibile pensare che venga fatto fuori neanche tantomeno dimezzato. Potrebbe tuttavia essere lasciato a casa a spese dei contribuenti ma la prospettiva sembra poco vantaggiosa ed improbabile!