Live Non è la d’Urso: Barbara contro Conte e il Dpcm
Barbara d’Urso si schiera a favore dei più deboli e dunque contro il Dpcm firmato dal presidente Giuseppe Conte. Ecco cosa ha detto a Live Non è la d’Urso…
A Live non è la d’Urso si parla davvero di tutto. Barbara d’Urso, padrona di casa della trasmissione della domenica sera di Canale 5, ha aperto la diretta di domenica 25 ottobre 2020 parlando naturalmente di attualità. La prima parte della puntata, infatti, è stata dedicata agli argomenti più seri legati alla pandemia di Covid-19.
Le nuove disposizioni de Dpcm firmato da Conte
Come abbiamo potuto notare, Giuseppe Conte, presidente del Consiglio, negli ultimi giorni ha firmato nuovi Dpcm contenenti le nuove disposizioni per provare a frenare l’ondata di Covid. Il tema centrale riguarda le chiusure anticipate alle 18 di bar e ristoranti. In collegamento con la Carmelita Nazionale c’erano Gianfranco Vissani, noto chef e personaggio televisivo, e il giornalista e conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani. Si è parlato anche dello serrata di cinema e teatri, ovviamente, cosa che metterà ancora più in ginocchio settori già profondamente colpiti dal lockdown e che ora stanno ricevendo la mazzata definitiva.
La posizione della d’Urso
La d’Urso è molto attenta alle esigenze altrui e, soprattutto, delle categorie più svantaggiate ed è sempre stata la paladina dei più deboli. Ecco dunque che durante Live non è la d’Urso ha voluto prendere una posizione molto forte e decisamente netta contro le decisioni prese dal governo: “Chiudono i cinema e poi la gente è ammassata sugli autobus“.
Un pensiero che in questi giorni tutti gli italiani stanno facendo. Per quale motivo nessuno vuole valutare che i mezzi di trasporto pubblico sono un vero problema per la gente tutta ammassata? Perché non si prova a risolvere il problema dei trasporti? Il colpo di grazia viene dato proprio da Cruciani che afferma: “Chi ci crede più a questo governo?”.
Nei giorni sorsi a Pomeriggio 5 Barbara si era occupata di palestre, piscine e centri sportivi e aveva garantito che quelli rispettosi delle regole non avrebbero chiuso. Non è andata così..