Mattino 5, Genovese: nuove prove? La sua posizione peggiora
Le indagini su Genovese non si fermano e, nelle ultime ore, si sta cercando di accedere ad un vecchio e sospetto cellulare appartenente all’imprenditore. Come mai, infatti, era nascosto in cassaforte?
Negli ultimi giorni si continua a indagare sul caso Genovese. In particolare, l’attenzione degli inquirenti è concentrata sui dispositivi elettronici confiscati all’uomo dopo il suo arresto.
Su cellulari e tablet, infatti, sono spuntati foto e video delle ragazze che partecipavano alle feste. Ma anche riprese dei suoi atti sessuali con loro, spesso condivisi in chat con amici e conoscenti. Questi contenuti sicuramente sono, come sottolineato dalla Panicucci, esplicativi su quanto accadeva durante le feste incriminate.
Ci sarebbe, però, un terzo dispositivo a cui gli inquirenti stanno cercando di accedere. Un vecchio cellulare che, però, potrebbe nascondere grandi segreti.
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Alberto Genovese: ritrovato cellulare sospetto
Nella cassaforte della casa di Alberto Genovese sono state trovate importanti quantità di cocaina rosa, molti contanti e anche un vecchio telefono cellulare un po’ sospetto. Si tratta, infatti, di un telefono di vecchia generazione bloccato da un pin che non è stato fornito agli inquirenti.
Cosa si nasconde dentro quel piccolo telefonino? “Per cosa veniva usato?”, ci si chiede nel servizio andato in onda a Mattino 5. “Magari per contattare il pusher dell’imprenditore?”.
Insomma su questo terzo telefono c’è ancora grande mistero ma potrebbe rivelarsi una prova importante a livelli di indagini. Anche l’avvocato dell’uomo è d’accordo e, in un lapsus freudiano, la Malmusi si è anche lasciata sfuggire un “purtroppo” che in studio non è passato inosservato!

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