Netflix, nuovo film con Riccardo Scamarcio

Vito Girelli
  • Esperto in: Moda, Arte e TV
04/02/2021

Riccardo Scamarcio sarà il protagonista di un film distribuito da Netflix, intitolato “L’ultimo paradiso”; girato tra Bari e Gravina, racconterà di una storia vera accaduta negli anni ’50. La regia è di Rocco Ricciardulli che ha curato anche la sceneggiatura con lo stesso Scamarcio.

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Le riprese risalgono al 2019, ma il film vedrà la luce solamente in questo 2021; “L’ultimo paradiso” è il titolo del film che ha visto la regia di Rocco Ricciardulli e la sceneggiatura di Scamarcio, in collaborazione con il regista.

Riccardo Scamarcio è anche il produttore di questo film, ispirato ad una vicenda realmente accaduta nel 1958, in una Puglia post bellica attaccata alla vita agreste.

L’attore è particolarmente emozionato all’idea della distribuzione del film, parlando di personaggi tridimensionali che vanno oltre i classici archetipi del buono e del cattivo.

“Ho ritrovato in questa storia la lotta di classe e anche la dinamica di chi scappa e ha nostalgia delle proprie radici. L’Italia, non va dimenticato, è un paese che ha prodotto una immigrazione importante, sono almeno sessanta milioni gli Italiani che vivono all’estero”

Il film sarà disponibile a partire dal 5 Febbraio per tutti gli abbonati Netflix.

Trama e Cast de “L’ultimo paradiso”

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La trama, come annunciato anche dallo stesso Scamarcio, ci permetterà di tornare indietro in un’Italia che deve ristrutturare la sua società, sconvolta dalle lotte di classe.

Scamarcio è un contadino pugliese di nome Ciccio, sposato con Lucia (Valentina Cervi), con un figlio di soli sette anni; animato da idee rivoluzionarie per cambiare il mondo, Ciccio è un punto di riferimento per i suoi compaesani che vedono in lui una flebile speranza di cambiamento.

Sciupafemmine incallito, l’uomo è segretamente innamorato di Bianca (Gaia Bermani Amaral), figlia di un proprietario terriero invischiato con la mafia pugliese, Cumpà schettino (Antonio Gerardi).

Bianca e Ciccio vorrebbero fuggire insieme, lasciando tutto alle spalle, ma Cumpà Schettino scopre della relazione segreta; da quel momento inizieranno una serie di peripezie per i protagonisti, preannunciando molto patos e disperazione.

Forte attenzione è stata dedicata alla questione dello sfruttamento delle classi operaie, tema che per Scamarcio renderà il titolo molto appetibile:

“Quello che si vede degli anni Cinquanta non è poi così cambiato. C’è ancora oggi quello stesso sfruttamento, ma ora le vittime sono gli extracomunitari che guadagnano due euro all’ora”

L’attore si augura che il messaggio lanciato da Fellini sull’importanza del cinema che riesce a parlare al nostro inconscio, venga compreso e permetta al mondo della settima arte di riprendersi presto.