Netflix, “Strappare lungo i bordi”: il trailer ufficiale della serie animata di Zerocalcare
Strappare Lungo I Bordi è una delle serie d’animazione più attese in Italia che debutterà su Netflix il prossimo mee. Si tratta della prima serie animata del famoso fumettista italiano Michele Rech che racconterà ancora una volta le vicende di Zerocalcalcare.
Ieri, lunedì 18 ottobre, Netflix e Zerocalcare hanno presentato la serie animata “Strappare lungo i bordi” tramite un’anteprima dei primi due episodi alla Festa del Cinema di Roma. Inoltre, il servizio streaming ha rilasciato il trailer ufficiale e la locandina della serie.
Strappare lungo i bordi è la prima serie animata del fumettista Michele Rech, conosciuto come Zerocalcare, e sarà disponibile su Netflix dal 17 novembre 2021. La serie è prodotta da Movimenti Production in collaborazione con BAO Publishing ed è composta da 6 episodi da circa 15 minuti ciascuno.
Cosa sappiamo di Strappare Lungo i Bordi
Strappare lungo i bordi racconterà di un viaggio compiuto da Zerocalcare insieme agli amici Sarah e Secco e nel corso degli episodi vedremo apparire anche l’Amico Cinghiale e Armadillo, quest’ultimo doppiato da Valerio Mastandrea.
La sigla della serie, presentata tramite il trailer, si intitola “Strappati lungo i bordi” ed è un brano creato appositamente dal cantautore romano Giancane, con cui il fumettista ha creato un sodalizio nel 2018 durante la realizzazione del video di Ipocondria (feat. Rancore). A proposito del brano, Michele Rech ha affermato che:
“Potrei aver scelto una colonna sonora un po’ da boomer, ma sono canzoni che mi hanno accompagnato per tutta la vita. Il team di animazione di Movimenti ha davvero costruito intere scene intorno ai brani che avevo scelto, per costruire una narrazione fluida e interdipendente fatta di musica e immagini. Il risultato mi piace un botto”.
Quando fu annunciata la produzione di Strappare Lungo i Bordi a dicembre 2020, Michele Rech affermò che:
“Era tanto tempo che giravo attorno all’animazione, anche divertendomi molto a sperimentare, facendo tutto da solo, Al tempo stesso mi sarebbe piaciuto alzare l’asticella, sfruttare di più il mezzo video in termini di regia, di movimento, mantenendo però il mio linguaggio e i miei temi e continuando ad avere il controllo totale sulla storia. In questo senso Netflix mi ha messo in condizione di lavorare in un modo che tiene insieme tutti i piani: libertà assoluta nei contenuti e nei linguaggi, possibilità di collaborare con persone più capaci di me, per raccontare una storia su una piattaforma accessibile ormai praticamente a tutti. Speriamo che tempo che la serie esce il mondo esista ancora più o meno come lo conosciamo”