Storie italiane, Maria Teresa Ruta drammatica violenza
A “Storie italiane” condotto su Rai 1 da Eleonora Daniele Maria Teresa Ruta ha parlato dello stupro subito a 19 anni, iniziato come un’aggressione per furto. All’epoca la conduttrice non ha detto nulla nemmeno ai suoi genitori. Nel programma della Daniele la Ruta ha invitato a denunciare senza vergogna chi si trovasse in una simile situazione.
A “Storie italiane” condotto su Rai 1 da Eleonora Daniele è andata in onda un’altra testimonianza femminile molto toccante.
Pochi giorni fa, nel programma della Daniele, Aida Yespica aveva raccontato gli abusi subiti a 7 anni da parte di un amico del padre.
Successivamente ha ricordato la sua drammatica esperienza Maria Teresa Ruta.
È successo 30 anni fa. All’epoca la conduttrice ed ex concorrente del “Grande Fratello Vip” aveva 19 anni.
Maria Teresa Ruta parla dello stupro subito a 19 anni
La Ruta ne aveva già parlato al “GF Vip”, ma a “Storie Italiane” ha aggiunto altri particolari e osservazioni rispetto a quel tragico ricordo.
Tutto è iniziato con un tentativo di furto, riuscito ovviamente. Erano più di uno e hanno detto: “Con questa ci divertiamo”.
Maria Teresa ha provato a urlare, ma nessuno è accorso in suo aiuto, dal momento che era una zona isolata.
La conduttrice indossava dei jeans molto stretti e si è difesa come un leone, è stato difficile toglierglieli.
Però – ha aggiunto – non bisogna mai più chiedere a una donna come era vestita in una situazione del genere, è una domanda che annulla la persona.
La Ruta ha detto che all’epoca aveva paura di dare un dispiacere ai suoi genitori e che non ci si riprende mai. La sua vita è stata invalidata da quella violenza.
Ancora oggi molte donne, vittime di abusi e molestie sessuali, tacciono perché temono di passare dalla parte del torto presso l’opinione pubblica, ma pure tra amici e familiari.
Memore di quanto accaduto a lei e delle consapevolezze della maturità, la Ruta ha concluso invitando, in casi simili, a denunciare senza farsi frenare dal senso di vergogna. Non è colpa delle vittime.