Temptation Island, Carlo Siano svela: “Le donne mi vedono come un confidente”

Vito Girelli
  • Esperto in: Moda, Arte e TV
09/02/2021

Carlo Siano, statuario tentatore di Temptation Island, ex più bello d’Italia, è stato intervistato tempo fa da Novella 2000; il modello ha espresso la sua opinione su molte cose, parlando anche del suo rapporto con le donne che, a causa della sua maturità, lo vedono sempre come un confidente.

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Carlo Siano è stato uno dei tentatori più apprezzati dell‘ottava edizione di Temptation Island; eletto come il più bello d’Italia nel 2019, e appassionato di pugilato, ha parlato del suo rapporto con la violenza e le donne per Novella 2000.

Esprimersi così a cuore aperto non è sempre facile, soprattutto quando l‘aspetto esteriore fa pensare ad un duro che non deve temere nulla, ma Carlo è molto più dolce di quel che sembra.

“Le donne mi vedono come un confidente” parla il ragazzo, dichiarando di essere spesso un porto sicuro per tutte le donne, anche quelle mature e con figli. Carlo ha deciso di ripostare una vecchia intervista di Novella 2000, per rimarcare alcune sue posizioni personali.

La violenza? Non la concepisce, paladino dei più deboli sin da ragazzino; proprio un uomo da sposare, peccato che Anna Boschetti se lo sia fatto scappare durante l’edizione di Temptation Island (considerando che in un sol colpo ha perso il suo Andre Battistelli e il tentatore).

Carlo siano a Novella 2000 “le donne si sentono capite”

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Carlo era già noto per la sua bellezza grazie al videoclip di Cristiano Malgioglio “Mi sono innamorato di tuo marito”, nel quale appariva in tutta la sua bellezza.

Un ragazzo bello e buono, come ammette lui stesso nell’intervista: “La mia lealtà sul ring e nella vita quotidiana, suscita nelle persone, simpatia e stima, persino nei più grandi avversari con i quali mi sono scontrato”.

Ammette di essere in grado di perdonare ma non di dimenticare, per lui illudere una persona per raggiungere i propri scopi è imperdonabile; nonostante il suo aspetto, molte donne lo vedono come un confidente prima di un potenziale fidanzato, perché? La sua visione della realtà matura e vissuta.

È sempre bello vedere gli uomini che decidono di aprirsi e mostrare le proprie fragilità; in questi anni sta prendendo piede anche lo studio della cosiddetta “mascolinità tossica“, ossia tutta una serie di comportamenti che portano gli uomini a personificare un ruolo che la società si aspetta da loro, reprimendo emozioni ritenute più “femminili”.

A Carlo non interessa, raccontarsi significa farlo davvero e con tutto quello che la sua persona significa: lealtà ed emotività.