Un Posto al Sole, chi è Marcello (Fabio Cocifoglia)
Nelle prossime puntate di “Un Posto al Sole”; su Rai 3 dalle 20.40, farà ritorno una vecchia conoscenza di Giulia Poggi, Marcello Sermonti, l’impostore che aveva tentato di farla cadere in una truffa sentimentale. Il losco personaggio è interpretato dall’attore, regista e docente formatore Fabio Cocifoglia.
Nelle prossime puntate di “Un Posto al Sole” su Rai 3 ritroveremo un personaggio che torna dal passato: si tratta di Marcello Sermonti.
L’uomo, che in realtà è un impostore, stava per far cadere Giulia Poggi in una trappola sentimentale via web, causandole la perdita di molti soldi, oltre alla delusione e all’umiliazione per essere stata raggirata.
Giulia si è “salvata” in tempo, anche grazie ai suoi familiari che le hanno aperto gli occhi.
Nei nuovi episodi l’assistente sociale di Palazzo Palladini si troverà faccia a faccia con Marcello, che in realtà si chiama Marco, interpretato da Fabio Cocifoglia.
Un Posto al Sole: Marcello (Fabio Cocifoglia)
Fabio Cocifoglia è nato a Napoli il 5 gennaio 1968. È regista, docente formatore.
Ha studiato presso la nota Accademia Nazionale D’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma.
Cocigìfoglia ha preso parte come attore a numerosi spettacoli teatrali, fiction, produzioni televisive e radiofoniche della RAI, tra cui, di recente, “Un Posto al Sole” su Rai 3.
È autore e regista di spettacoli di carattere popolare. Cura laboratori, rassegne e seminari in collaborazione con gli enti regionali e i parchi letterari.
È stato socio fondatore e co-direttore artistico della compagnia “Rossotiziano”, co-autore e co-regista degli spettacoli “Trilogia della Scienza” sugli scienziati atomici del ‘900.
Collabora con Le Nuvole – Teatro Stabile d’Innovazione per i Ragazzi e l’Infanzia – di Napoli dal 2001 mettendo in scena molteplici spettacoli di teatro in luoghi non convenzionali (musei, mostre, festival) tanto nel settore scientifico che in quello artistico.
In una sua presentazione si legge che “la peculiarità del suo lavoro di ricerca e scrittura drammaturgica sta nell’utilizzo di strumenti del linguaggio teatrale per rielaborare la storia del pensiero scientifico“.