Un Posto al Sole: chi è Paolo Romano, carriera e vita privata
Uno dei protagonisti principali delle puntate inedite di “Un Posto al Sole”, dal 13 luglio di nuovo su Rai 3, è il magistrato Eugenio Nicotera, interpretato dall’attore Paolo Romano. Conosciamolo meglio.
Nelle puntate inedite di “Un Posto al Sole”, dal 13 luglio su Rai 3, uno dei personaggi chiave delle trame sarà il magistrato Eugenio Nicotera, impegnato in una delicata operazione contro la camorra.
Nella soap napoletana a interpretare Nicotera è l’attore Paolo Romano.
Paolo Romano: “Un Posto al Sole” e le altre fiction
Classe 1970, Paolo Romano è nato in Piemonte, ma si è trasferito a Cantù poco dopo con la famiglia.
Oggi è un attore affermato, ma nella vita ha fatto molti lavori: cameriere, barista, aiuto cuoco, traslocatore, imbianchino, falegname, operaio, P.R nelle discoteche, animatore, stewart, istruttore di tiro con l’arco e modello.
Tra le sue passioni, come racconta lui stesso sul suo sito, figurano: “correre, ballare il tango argentino, nuotare, andare in bicicletta, il vino rosso, il Toro, giocare a calcio, leggere libri, guardare film (…) esser chiamato papà, dormire abbracciato, l’odore della pioggia, correre sotto la pioggia, leggere il giornale, la pasta aglio olio e peperoncino, le cose semplici, i treni e il colore rosso”.
Il battesimo televisivo per Romano è arrivato con “Sarò il tuo giudice” dove era protagonista con Franco Castellano e Agnese Nano. Nello stesso periodo faceva anche “Camici Bianchi”, per poi proseguire con partecipazioni a “Il maresciallo Rocca“, “Ho sposato un calciatore“, “La Squadra“, “Tutti i sogni del mondo“, “Il Commissario Manara“, “Ho sposato uno sbirro 2“, “Distretto“, “Don Matteo“, “Fuoriclasse“, “I Cesaroni“, “Provaci ancora Prof” e, per ben tre stagioni, “Incantesimo“.
Al cinema, protagonista di corti e lungo metraggi come “Luna e le altre“, Di Elisabetta Villaggio, “Cuore Sacro” di Ozpetek e altri, si è distinto anche come regista in una docu-fiction che ha vinto il premio Intercultura a Epizephiri film festival 2008.
Molto bella la riflessione che ha scritto sul suo mestiere: “Ci vuole un grande coraggio per essere attori, perché ci vuole un grande coraggio ad andare incontro ad un rifiuto ogni giorno. Immagino la mia vita come un imbuto che da largo diventa sempre più stretto. Dopo essere passato da un buchino piccolo piccolo, mi sono ritrovato su un palco. Non ne sono più sceso”.