Un Posto al Sole: Patrizio Rispo confessioni sulla “vita parallela” degli attori
Nel documentario Rai “La TV ai tempi della pandemia” Patrizio Rispo, alias Raffaele Giordano in “Un Posto al Sole”, ha parlato del lockdown e delle difficoltà del rientro sul set, anche se l’emozione è stata enorme. Da 24 anni la soap, per lui e i suoi colleghi, rappresenta una seconda famiglia.
Dal 13 luglio, alle 20.45, su Rai 3, andranno in onda le puntate inedite di “Un Posto al Sole” dopo la lunga pausa forzata del set e la sua riapertura nemmeno un mese fa.
L’attore Patrizio Rispo, che nella serie interpreta Raffaele Giordano, il portiere di Palazzo Palladini, fin dalla prima puntata dell’ottobre 1996, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul periodo delicato che stiamo vivendo e che ha avuto ripercussioni anche sulla fiction, nel documentario “La TV ai tempi della pandemia”, andato in onda su Rai 1 e tuttora disponibile su Rai Play.
La rivelazione di Patrizio Rispo (Raffaele di “Upas”)
“È stata un’emozione tornare a girare su questa terrazza”, ha detto Rispo nell’intervista realizzata per il documentario Rai, appoggiato a un parapetto di Villa Volpicelli, che nella fiction rappresenta il mitico Palazzo Palladini.
“Sono 24 anni che facciamo questa serie, che ormai è una vita parallela. Anzi, io vivo molto di più con questa famiglia che con la mia: torno a casa la sera e sono Patrizio per due o tre ore e mia moglie mi chiede di continuare a essere Raffaele (il suo personaggio in “Upas“, ndr), che è sicuramente più leggero di me».
Ecco perché per lui, che dà il volto a uno dei personaggi storici della soap realizzata nel Centro di Produzione Rai di Napoli, stare lontano dal set per tanto tempo è stato traumatico. Ha spiegato l’attore: «Trovarsi improvvisamente senza questa vita, senza questa famiglia è stato un duro colpo. I primi giorni è stata veramente una vera mancanza psicologica ed era strano, anche perché la gente continuava a chiedermi di essere Raffaele, pur non girando. E ho incontrato un affetto e una dipendenza da questo prodotto che non mi aspettavo. Le persone stanno in astinenza, soffrono di questa mancanza e ricevo messaggi di disperazione: Quando tornate?».
“Un Posto al Sole”: ripresa complicata post lockdown
Ha ammesso, inoltre, Rispo, riguardo al rientro sul set: «Le difficoltà sono tantissime. Non possiamo girare scene di massa, abbiamo eliminato le comparse, è necessario un distanziamento, quindi le scene vengono fatte in tempi maggiori di ripresa. Insomma, le complicazioni sono tante, ma è tanta anche la felicità di riprendere».
Regole ferree per cast e maestranze: «Abbiamo percorsi prestabiliti per arrivare ai camerini, c’è il bar per gli attori e il bar per gli interni Rai, ci prendono la temperatura, ci controllano la pressione e la saturazione dell’ossigeno. Indossiamo continuamente la mascherina. E poi, importante, facciamo tamponi e test sierologici ogni 15 giorni».
Che cosa dobbiamo aspettarci nelle nuove puntate di “Upas”, in onda dal 13 luglio? Ha spiegato l’interprete di Raffaele Giordano: «Ripartiamo a luglio raccordandoci dov’eravamo rimasti. Chiuderemo queste storie e poi riprenderemo tra ottobre e novembre per raccontare quasi in contemporanea la realtà».