Uomini e donne: Clarissa Marchese racconta la nascita del secondo figlio
C’è differenza di emozioni tra il primo e il secondo parto? Moltissime, spiega la ex tronista di Uomini e donne Clarissa Marchese, che nelle sue Instagram Storia ha spiegato come sia andato il parti di Christian, il suo secondogenito, avvenuto qui in Italia, rispetto a quello di Aya, la sua prima bambina, nata negli Stati Uniti tre anni fa…
L’ex tronista di Uomini e donne Clarissa Marchese poche settimane fa è diventata di nuovo mamma. Questa volta ha dato alla luce un bel maschietto di nome Christian. Ma dare alla luce il suo secondogenito non è stata la medesima esperienza vissuta con la sua prima bambina, Arya, partorita nel 2020 negli Stati Uniti, dove allora Clarissa viveva con il papà dei suoi figli Federico Gregucci.
Nel giorno della festa della mamma vogliamo riportare le parole che la ex miss Italia ha utilizzato sul suo profilo Instagram per raccontare l’esperienza del secondo parto e l’emozione che esso ha portato insieme alla nascita del suo piccolino:
Quando ho fatto l’epidurale negli Stati Uniti ovviamente non sentivo niente dalla pancia in giù. Tant’è che avevo il catetere, non potevo assolutamente alzarmi. E soprattutto erano le ostetriche a dirmi quando spingere vedendo del tracciato, perché io non sentivo le contrazioni. Ero loro a dirmi “spingi adesso perché hai le contrazioni” e così è nata Arya.
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La nascita di Christian è stata tutt’altra cosa. Molto più intensa e vissuta in maniera molto più partecipata:
Qui invece, a parte che mi alzavo tranquillamente con l’epidurale, non ho messo il catetere e niente e soprattutto sentivo quando arrivava la contrazione. Certo, il dolore da dieci passa a tre però, questa volta, a differenza del parto con Arya, sono stata io a dover accompagnare il bimbo fino alla nascita.
Uomini e donne: Clarissa e la nascita di Christian
Clarissa Marchese ex Miss Italia sente l’importanza di aver vissuto l’esperienza del parto in maniera così intensa dal punto di vista emotivo e nella ringrazia l’ostetrica che l’ha seguita durante il parto avvenuto a Firenze:
Il parto di Christian l’ho vissuto molto più intensamente a differenza degli Stati Uniti. Lì ho chiamato l’ostetrica quando sentivo un po’ di pressione in più e Arya era praticamente quasi nata. Questa volta per tutto il travaglio mi è stata vicina un’ostetrica, Irene. Lei mi ha proprio aiutato, mi ha fatto vivere l’esperienza del parto così come molto spesso ci viene raccontata. Come un’esperienza intensa, importante, unica. Tant’è che quando poi è stato il momento per me è stata una cosa totalmente nuova, perché ho sentito cose che con Arya non posso dire perché non ho sentito nulla
Clarissa questa volta è molto grata dell’esperienza vissuta qui in Italia, poiché ritiene che sia di straordinaria importanza per una mamma condividere la nascita con il proprio figlio:
Questa volta, oltre alla nascita, che già di per sé è un evento che ti lascia una felicità nel cuore impressionante, sapevo che da lì a poco sarebbe arrivata aria a conoscere Christian. E quando c’è stato questo incontro io ho vissuto l’amore davvero per come lo intendo. Questo amore grande dei miei due bimbi che si abbracciano, che si amano . Poi tutti e quattro eravamo nel lettore… È stato tutto bellissimo, considerando anche il fatto che questa volta c’erano i miei genitori, papà di fede… Quindi si respira amore. Per la prima volta abbiamo potuto coinvolgere le persone che amiamo a nostra volta.