Chi è Chiara Crystal? Intervista alla talentuosa artista emergente
In esclusiva per i nostri lettori, noi di SoloDonna abbiamo intervistato Chiara Patalano, vero nome di Chiara Crystal. Scoprite insieme a noi le curiosità sulla talentuosa artista, sui suoi ultimi brani e sulla sua vita privata…
- Ciao Chiara, come stai? Noi di SoloDonna ti conosciamo già ma i nostri lettori vorrebbero sapere di più su di te! Presentati…
- La musica è una tua grande passione ma nella tua vita c’è anche la danza e la scrittura: come mai hai un lato artistico così sviluppato?
- Hai già rilasciato diversi singoli: qual è il tuo preferito?
- C’è una canzone di cui invece ti sei pentita o che, ad oggi, non ti piace più?
- In questi giorni è uscito il tuo ultimo brano, Lucciole. Come lo definiresti? E come è nato il processo creativo per trasformarlo in una canzone?
- Oltre alla musica stai anche studiando psicologia; cosa vorresti fare, allora, “da grande”?
- Chi è il tuo cantante preferito? C’è un collega con cui sogni di duettare?
- Al momento stai lavorando a nuovi brani? Dacci un piccolo spoiler…
- Cosa consiglieresti a chi vorrebbe intraprendere la tua stessa strada?
Ciao Chiara, come stai? Noi di SoloDonna ti conosciamo già ma i nostri lettori vorrebbero sapere di più su di te! Presentati…
Sono Chiara Patalano, in arte Chiara Crystal e non amo le presentazioni o, meglio, parlare troppo di me. A queste preferisco lasciare sempre un po’ di “mistero”, un po’ per timidezza e un po’ perché mi piace per lasciare spazio alla libertà di interpretazione delle mie canzoni a chi le ascolta, senza dargli troppi riferimenti di me che potrebbero ritrovarli nelle canzoni.
Qualcosa posso dirla… ho a che fare con il mondo dellʼArte fin da bambina. Ho iniziato con la danza (diplomandomi in danza moderna nel 2019) fino ad incontrare il canto (diplomandomi in canto moderno con il metodo VMS di Loretta Martinez) e poi la scrittura. Anche se scrivo da quando ero piccolissima, ma il coraggio di mostrarmi attraverso le canzoni l’ho tirato fuori dopo i 18 anni. Attualmente, oltre alla musica studio anche psicologia. Scrivo canzoni, ispirandomi da un lato alla canzone d’autore italiana e dallʼaltro alle “pop star” americane.
La musica è un po’ come “la mia salvezza e la mia missione nella vita”: è il mezzo per eccellenza che mi permette di esprimermi e comunicare agli altri la mia visione vita ed il mio piccolo mondo interiore e di essere un sostegno per chi ha meno forza, ma tanta, tanta sensibilità.
La musica è una tua grande passione ma nella tua vita c’è anche la danza e la scrittura: come mai hai un lato artistico così sviluppato?
Ci sono tanti fattori che sono entrati in gioco, sicuramente provengo da una famiglia che ama la musica (mio fratello è un pianista, mia sorella canta, mio padre suonava la batteria per passione e mia madre canta per passione) e questo ha influito molto, poi c’è anche il fattore emotivo: avevo sempre bisogno, da introversa quale ero, di tirar fuori me stessa tramite la danza o la scrittura o la voce. È stato tutto molto naturale e semplice e mi ritengo anche fortunata ad aver avuto un sostegno che tante altre persone non hanno.
Hai già rilasciato diversi singoli: qual è il tuo preferito?
Difficile per me scegliere perché sono legata ad ognuno per un motivo diverso e valido. Mi piace pensare che il mio preferito è anche da scrivere, così questo mi motiva a fare sempre meglio e a crescere artisticamente sempre di più.
C’è una canzone di cui invece ti sei pentita o che, ad oggi, non ti piace più?
Assolutamente no, non mi pento di ciò che ho scritto anche se ora mi considero più matura e migliorata rispetto ai primi testi. Tutto ciò che ho scritto ha contribuito alla Chiara di oggi e ne sono grata.
In questi giorni è uscito il tuo ultimo brano, Lucciole. Come lo definiresti? E come è nato il processo creativo per trasformarlo in una canzone?
Lucciole lo vedo come un brano di svolta per me perché arriva in parallelo ad un periodo di cambiamento personale e, di conseguenza, anche artistico. Con lucciole, per la prima volta, ho scritto un brano che parla d’amore, soprattutto perché da un po’ volevo scrivere un brano che avesse un messaggio positivo e semplice e ciò si riflette anche nel testo.
Lo definirei anche un brano magico perché prima di scriverlo, ho riflettuto sull’amore e l’ho visto come delle lucciole che illuminano anche al buio: questo perché quando amiamo una persona, ma anche una cosa, una passione e qualsiasi altra cosa, dentro di noi brilliamo ed emaniamo tutta la nostra luce e bellezza, proprio verso tutto ciò che amiamo. Credo che questa sia una cosa meravigliosa e magica e spero che riusciate a trovare la forza di brillare sempre e comunque, dopo aver ascoltato “lucciole”.Il processo creativo è sempre qualcosa di misterioso e funziona diversamente da artista ad artista. Nel mio caso, ho diversi approcci, quello che mi ha portato a scrivere lucciole è stato un “momento pensato” appunto perché desideravo scrivere un brano che parlasse d’amore. Ho prima osservato la mia vita, come vivo l’amore e poi ho osservato gli altri, come vivono loro l’amore. Poi mi è arrivata una melodia nella mente, che era quella del ritornello, ed insieme a questa, anche diverse parole. Tra queste mi risuonava nella mente la parola lucciole e da lì ho sviluppato tutto il brano. Molto spesso, infatti, parto dalla melodia che mi richiama poi una parte del testo e da lì, sviluppo tutto il resto.
Oltre alla musica stai anche studiando psicologia; cosa vorresti fare, allora, “da grande”?
La psicologia mi ha sempre affascinata e ho scelto di studiarla per me stessa principalmente e sto imparando tanto cose che mi permettono anche di migliorarmi. Di sicuro, però, nel mio futuro mi vedo più come artista che come psicologa.
Chi è il tuo cantante preferito? C’è un collega con cui sogni di duettare?
Beh, la lista è lunga perché ci sono artisti che mi piacciono per motivi di performance, altri per la scrittura o l’interpretazione che danno alle loro canzoni… Sono una cantautrice, amo molto le parole e il modo in cui vengono utilizzate per creare una canzone e amo anche farmi trasportare in base al mio umore, da diversi generi musicali.
Ammiro molto Elisa per questo, per la sua versatilità capace di spaziare da un genere ad un altro così come nella scrittura. Sarebbe un sogno grande poterla incontrare e, perché no, collaborare con lei alla scrittura di un brano.Mentre invece, a livello più internazionale, mi piacerebbe duettare con Dua Lipa: mi piace molto come immagine e adoro il suo genere al quale spesso mi ispiro e adoro le sue esibizioni dove c’è anche la componente della danza che accompagna i suoi live (dato che anche io ho studiato danza e amo esprimermi anche col corpo, oltre che con la voce e la musica).
Al momento stai lavorando a nuovi brani? Dacci un piccolo spoiler…
Al momento sto lavorando a nuovi brani, sto continuando a sperimentare perché credo che sia necessario per affinare sempre meglio la propria identità e il proprio stile. Non posso spoilerare nulla ma sicuramente spero di fare qualcosa di più grande in questo nuovo anno.
Cosa consiglieresti a chi vorrebbe intraprendere la tua stessa strada?
Non è mai semplice consigliare la cosa giusta, soprattutto ai giovanissimi. Sicuramente li inviterei a cogliere ed ascoltare quella vocina che li incita a fare arte, musica, a cantare perché quella li è preziosa in tutto il percorso e anche nei momenti di sconforto, dove magari ti sembra di non riuscire a farcela. E, poi, a lavorare tanto, a studiare, sperimentare, a confrontarsi con gli altri che ne sanno più di noi. L’ultima cosa, fare tanta esperienza dal vivo perché è fondamentale per imparare ad “empatizzare” col pubblico e a migliorare.