Cristiano de Andrè contro la figlia Francesca: “spero metta la testa a posto”
Cristiano De Andrè, figlio di Faber e padre di Francesca De Andrè, prenda la parola per dire la sua sulle dichirazioni fatte di recente dalla figlia. Il cantautore in un’intervista commenta con parole molto dure quanto avvenuto.
Il cantautore 59enne Cristiano de Andrè ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera in cui racconta la sua carriera, le gioie e le difficoltà della sua vita. Ma ovviamente non può mancare una domanda sulla figlia Francesca che di recente è stata la protagonista di una triste storia di abusi e maltrattamenti da parte dell’ex Giorgio Tambellini.
Le parole del padre sono però estremamente dure:
Questo forse è il punto più basso che abbiamo raggiunto.
Francesca de Andrè ha preso la parola ufficialmente per denunciare le botte subite per anni dal suo ex Giorgio Tambellini. La giovane ha addirittura raccontato di aver rischiato la vita e di essere stata salvata, dopo l’ennesima aggressione, dalla vicina spaventata dal trambusto di casa loro.
Il padre Cristiano, però, ha per lei sentimenti contrastanti. Fra i due vi sono rapporti tesi, quasi inesistenti da anni, e l’ex concorrente del Gf Vip spesso nei programmi di Barbara d’Urso si è espressa contro di lui. Anche in questa brutta vicenda non c’è stato dialogo fra padre e figlia.
Cristiano de Andrè duro con la figlia Francesca: che cos’è successo?
Cristiano de Andrè, a proposito del cognome di famiglia dice:
Sì, credo di sì. Anche se per fortuna i miei figli hanno scelto altri campi lavorativi che non sono la musica e questo indubbiamente li ha agevolati. Comunque portare cognome De Andrè è una bella responsabilità e non sempre è facile.
Su Francesca poi aggiunge cosa pensa di questa vicenda controversa. Papà Cristiano spera che la figlia trovi la sua serenità in questo momento di burrasca:
E’ un momento difficile per Francesca, lo è sempre stato. Mi auguro che riesca a capire un po’ di cose e a mettere la testa a posto. Purtroppo viviamo in una società dove oggi si può avere successo raccontando il peggio di se stessi. E questo forse è il punto più basso che abbiamo raggiunto.