Cristina D’Avena asfaltata da Tommaso Zorzi: presa in giro e attaccata
Anche Tommaso Zorzi ha voluto dire la sua su Cristina D’Avena e sulle polemiche che, nelle scorse ore, hanno travolto la popolare cantante delle canzoni dei cartoni animati. A non andare a genio all’influencer, la partecipazione al recente evento di Fratelli d’Italia!
Ho appena capito perché Cristina D’Avena il gatto lo voleva nero.
ha scritto in queste ore sui social Tommaso Zorzi, che si è scagliato (come molti altri nelle ultime ore) contro Cristina D’Avena. La donna, resa celebra dalla sua precocissima partecipazione allo Zecchino D’Oro e dalle numerose sigle dei cartoni animati a cui ha dato vita, è finita al centro delle polemiche per via della scelta di prendere parte alla festa di Fratelli D’Italia.
Per colpa della sua decisione, l’artista ha cominciato a ricevere moltissimo odio, soprattutto per via del fatto che, da anni, la donna è una vera e propria icona della comunità Lgbtq+.
Tommaso Zorzi contro Cristina D’Avena
Sotto al post di Tommaso Zorzi, in cui si stacca Cristina D’Avena, sono molti coloro che si sono detti d’accordo con l’influencer mentre altri si sono schierati dalla parte della donna.
A parte che non era una sua canzone. Ma poi tu, che l’hai pure conosciuta, dovresti saperlo che non è affatto come è stata dipinta oggi. Ma invece di difenderla, ti conviene cavalcare l’onda della polemica sterile e degli insulti immotivati per poter avere della visibilità in più.
ha scritto qualcuno; altri, invece, hanno ricordato quando al Maurizio Costanzo Show “se la spassò” con Giorgia Meloni sulle note di Genitore 1, Genitore 2…
Cosa non si fa per avere visibilità, ma soprattutto cosa non si fa per denaro!?
si legge tra i commenti. Intanto, però, la diretta interessata ha risposto tramite i suoi social, spiegando di essere rimasta molto male di fronte alle cattiverie ricevute.
Da quarant’anni canto in tutti i posti dove sono ben voluta e accolta. Nelle piazze dei paesi, nei palazzetti delle città, nei teatri, in televisione, nelle feste LGBTQ+ e anche alle Feste dell’Unità. Nei Pride e al Vaticano. E sempre e ovunque con tutto l’impegno e la gratitudine possibili. Perché le mie canzoni non desiderano altro che portare allegria e spensieratezza a chi è cresciuto con loro e a chi le canta assieme a me. Tutti, nessuno escluso. E questo non è qualunquismo, ma libertà.
ha precisato la donna, sottolinenando come la musica sia inclusiva.
Ho sostenuto, e sempre sosterrò, i diritti civili e l’amore universale che dovrebbe essere alla base della crescita di ogni essere umano. Canto Pollon, i Puffi, Memole, Occhi di Gatto, Mila e Shiro…. Sono inni di leggerezza e di fantasia… e di nessuna altra natura o pretesa. Vi voglio bene. Cristina.
e voi che ne pensate delle sue parole?