Maneskin: screditati negli Stati Uniti

F. Naima Bartocci
  • Giornalista
  • Master in Comunicazione e Marketing d'impresa
03/08/2021

I Maneskin ormai non smettono di essere sulla bocca di tutti, ma proprio di tutti. È infatti stato pubblicato un articolo a loro dedicato da parte del conosciuto quotidiano americano “The Boston Globe”.

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Partiti da X Factor, la vittoria a Sanremo, il trionfo all’ Eurovision… i Maneskin sono inarrestabili. Tra scandali e lodi, tutti parlano (e vogliono parlare) della band italiana. Da poco è stato conferito a Damiano, Victoria, Ethan e Thomas un importante riconoscimento, nella città in cui sono nati come band: Roma.

Il premio di cui si parla è la massima onorificenza romana e viene assegnata a personaggi illustri e meritevoli. Un’ulteriore, grande soddisfazione per i quattro giovani che hanno anche fatto un importante annuncio: nel 2022, suoneranno al Circo Massimo.

I Maneskin, oltre a conquistare l’Italia e l’Europa, sono anche volati oltreoceano. Prima, la loro gigantografia a Times Square, poi i giornali e i critici musicale statunitensi che hanno iniziato a notare il “fenomeno Maneskin“. Pochi giorni fa, anche il The Boston Globe ha dedicato un articolo alla band romana.

The Boston Globe parla dei Maneskin: un inaspettato successo negli USA

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Il The Boston Globe è un conosciuto quotidiano statunitense, il più diffuso della città di Boston. Ciò che è stato detto dei Maneskin si trova in un labile e paradossale confine, tra la lode e la piccante critica:

Lo sviluppo più improbabile dopo la vittoria di una strana band italiana? Il successo in America.

Così, il The Boston Globe, ripercorre gli ultimi successi della band e apre un punto di domanda su come questi “strani italiani” abbiano avuto un successo così eclatante anche in America.

Nemmeno un mese fa, era stato Chris Deville, importante critico musicale statunitense, a parlare della band in modo molto dispregiativo. Il successo della cover dei Maneskin di ‘Beggin’ aveva fatto partire commenti quali “atroce”, dalla bocca di Chris Deville.

Invece, nel The Boston Globe non piovono insulti ma più punti di domanda. I Maneskin vengono descritti nel loro essere reputato per certi sensi “bizzarro” dagli americani, ma comunque amati anche negli USA. Insomma, non ci si spiega un successo così eclatante anche negli Stati Uniti.

Al contempo, il The Boston Globe analizza e cerca di dare spiegazioni. Un articolo che, alla fine di tutto, parla dei Maneskin e porta a diffondere sempre di più il loro nome:

Poi è arrivato lo sviluppo più improbabile: il successo in America, grazie alla band che accumula numeri sui servizi di streaming. I Måneskin […] hanno attualmente una canzone nella Hot 100, una cover della disperata “Beggin’” dei Four Seasons che si trova al n. 35. È al n. 5 della classifica Top Songs USA di Spotify e al n. 3 di Tokboard, un controllo indipendente delle canzoni popolari sull’app di video-sharing TikTok, al momento della scrittura. Un altro singolo, “I Wanna Be Your Slave”, è nella Top 50 di Spotify.