Misstake, intervista esclusiva al nuovo talento pop: tra creatività e unicità
Abbiamo intervistato Alessandra Tondo, in arte Misstake, vera e propria star emergente del panorama musicale italiano. Bella, simpatica e alla mano, la ragazza ci ha raccontato di più sulla sua carriera e sulla sua vita; entrambe nell’ultimo periodo sono maturate molto!
- Ciao Alessandra, benvenuta e grazie di essere con noi. Comincerei subito a farti presentare ai nostri ospiti e, visto che tu te la cavi così bene con i testi, direi di metterti alla prova: descriviti in poche parole!
- Come dicevi tu hai le mani in pasta un po’ dappertutto però la tua passione principale è la musica; raccontaci come ti sei avvicinava questo mondo e quand’è che è nata la tua passione…
- Sbirciando un po’ i tuoi profili e vedendo anche i tuoi video e lavori, notavamo che c’è un’altra passione: quella per la moda. Tu hai uno stile molto particolare, un look quasi inconfondibile direi…
- Quindi anche lì sei autodidatta, fai tutto da sola… Ma c’è qualcuno a cui ti ispiri? Magari un’icona, qualcuno che cerchi di imitare?
- Parlando della tua musica, gli ultimi tuoi lavori come Diva e Cinema Paradiso sono stati un grande successo; c’è un percorso che tu metti in atto per scrivere i tuoi testi? Parti da una riflessione interiore, c’è qualcosa da cui attingere a cui di ispiri o è un flusso che che segui e da cui ti lasci trasportare?
- Una sorte di evoluzione insomma…
- Qual è quella che diresti che è stato il tuo più grande traguardo e quale il tuo più grande fallimento (se c’è stato)? Quand’è che magari hai detto “no basta, smetto!”?
- Per quanto riguarda i tuoi progetti futuri ci parlavi di questo nuovo singolo, che immagino non ci vuoi spoilerare. Però magari vuoi darci qualche chicca…
- Aspettiamo con ansia allora! Almeno, però, dicci se a questo brano seguirà qualche live in giro per l’Italia, se hai in programma qualche tappa, qualche concerto…
- Sei già molto realizzata nella tua carriera, però se proprio dovessi puntare al massimo che cos’è che vorresti fare?
- Qual è la tua meta dei sogni?
Ciao Alessandra, benvenuta e grazie di essere con noi. Comincerei subito a farti presentare ai nostri ospiti e, visto che tu te la cavi così bene con i testi, direi di metterti alla prova: descriviti in poche parole!
Mi presento: Ciao a tutti sono Alessandra, in arte Misstake. Sono una cantante ma faccio anche altro… Ho le mani in pasta un po’ ovunque diciamo. Sono sicuramente vulcanica, lunatica, determinata, ottimista, serena e in grado di ascoltare gli altri.
Io ho sempre cantato, sin da piccolina. Con gli anni ero sempre indecisa perché ci sono due strade che avrei intrapreso: una è stata sempre quella della cantante e la seconda strada che avrei voluto intraprendere è quella della medicina. Due ambiti diversi che non c’entrano niente ma che fanno anche capire come sono io come persona. Ho due lati: quello un pochino più stravagante, che si rifà anche al lato musicale e poi c’è il lato quello un pochino più più serio e anche molto più inquadrato. Io nel tempo libero studio tantissimo: studio medicina, studio psicologia… Ho tanti amici che studiano all’università queste facoltà e mi faccio passare gli appunti, me li studio proprio il mio piacere personale.
E poi faccio anche tanti lavori manuali perché, appunto, ho bisogno sempre di rimanere abbastanza ancorata alla realtà. Il nostro è un ambiente che ci porta a vivere certe volte in un mondo un pochino parallelo per molti aspetti. Io poi sono anche abbastanza fuori dalla movida tutto quello che riguarda le discoteche, eccetera. È un ambiente che ho frequentato per tanti anni ma che, diciamo, non fa parte di me.
Sbirciando un po’ i tuoi profili e vedendo anche i tuoi video e lavori, notavamo che c’è un’altra passione: quella per la moda. Tu hai uno stile molto particolare, un look quasi inconfondibile direi…
Mi piace proprio fare un po’ quello che mi pare anche a livello di vestiti, sentirmi libera di osare e di fare qualsiasi cosa mi venga in mente. Ho fatto un video musicale con un sacco della spazzatura addosso; lì proprio non avevo budget, ero appena arrivata a Milano e l’idea è stata questa: “ok non hai soldi per i vestiti? Perfetto, sacco della spazzatura!”. Me ne invento di ogni: mi piace molto molto il lato estetico, il lato moda, il lato più più pazzo.
Quindi anche lì sei autodidatta, fai tutto da sola… Ma c’è qualcuno a cui ti ispiri? Magari un’icona, qualcuno che cerchi di imitare?
No, perchè il mio motto è “coltivare la propria unicità”. Ad esempio, un artista che mi piace tantissimo che però non fa moda è un fotografo che si chiama Davide LaChapelle. Adoro tantissimo il suo stile quindi “prendo” da lui; oppure non so, scelgo degli abiti di Frankie Morello, delle cose un po’ pazze. Cerco il più possibile di essere me stessa, sennò si tende sempre a diventare le copie delle copie.
Infatti io, proprio per mia scelta, anche sui social seguo veramente pochissime persone; proprio perché per tutti è difficile non cadere nella trappola dei confronti e del giudizio. Anche a livello lavorativo se poi si inizia a confrontare quello che fa uno e quello che fa l’altro non se ne esce più; se invece si rimane piazzati su se stessi, prima o poi, si riesce a raggiungere i propri obbiettivi.
ha spiegato Alessandra, che ci ha raccontato anche di aver smesso di bere e di fumare.
Parlando della tua musica, gli ultimi tuoi lavori come Diva e Cinema Paradiso sono stati un grande successo; c’è un percorso che tu metti in atto per scrivere i tuoi testi? Parti da una riflessione interiore, c’è qualcosa da cui attingere a cui di ispiri o è un flusso che che segui e da cui ti lasci trasportare?
Allora, io ho lo studio in casa modo tale da poter lavorare proprio in modo professionale anche da lì, quindi tendenzialmente quando devo scrivere dico “ok, vado in studio mi metto” e mi esce tutto da solo, mi esce il flusso. Mi registro da sola dei provini in freestyle, me la canticchio in inglese e poi in italiano e poi riesco a trovare una quadra. Per ora è tutto molto libero e molto spontaneo; però sicuramente con i lavori nuovi ci sarà un pochino di consapevolezza in più, ci sarà un bel salto di qualità.
Una sorte di evoluzione insomma…
Sì, è già in atto. C’è una me molto più consapevole, molto più matura e poi con il prossimo singolo voglio proprio dare una svolta al mio percorso artistico, mantenendo sempre salde le le mie radici e quello che faccio; i saranno sempre messaggi propositivi ma ci sarà un upgrade. Abbiamo introdotto la figura del regista del video maker (il nostro tra l’altro lavora anche per MasterChef) e quindi stiamo alzando il livello.
Qual è quella che diresti che è stato il tuo più grande traguardo e quale il tuo più grande fallimento (se c’è stato)? Quand’è che magari hai detto “no basta, smetto!”?
Vabbè, “basta smetto” l’ho detto 1000 volte perché è un ambiente veramente difficile quello della musica; ma penso anche il mondo dello spettacolo in generale. Io quando lavoro sono molto metodica e mi sono ritrovata molte volte a lavorare con persone che lo facevano per hobby, non lo facevano per amore o per passione. Io essendo abbastanza perfezionista e vedendo che poi l’idea che avevo in mente non usciva nel video, ad esempio, impazzivo.
Anni fa mi è successa una cosa sempre anni fa che mi aveva fatto pensare di smettere. Avevo registrato tutto un disco e poi mi sono ritrovata che in ogni brano le doppie erano fuori tempo. Tutte cose che mi facevano dire “caspita, non troverò mai una persona seria con la quale lavorare”. Penso di aver trovato delle persone valide solo nell’ultimo anno, cioè da quando iniziato i singoli nuovi; a livello video soprattuto da Diva. Il mio video maker è molto puntiglioso e mi piace questa cosa, perché mi tiene testa e poi mi porta anche a fare delle cose toste, come la scena di Cinema Paradiso, quella del sangue. Mi hanno fatto colare tutto addosso una vernice rossa…
Io ho bisogno di lavorare con persone che siano molto più professionali anche di me, in modo tale che ci sia proprio equilibrio; se devo iniziare a rincorrere le persone è il momento in cui dico “non ho voglia di fare musica”. Ogni fallimento mi ha portato ad imparare cose nuove ovviamente, mi ha portato ad avvicinarmi sempre di più a quello che volevo davvero; però ci sono stati tanti momenti difficili, che mi hanno portato a pensare di smettere. La cosa positiva, però, è che ho sempre avuto delle persone che mi seguivano molto, molto da vicino e con le quali un rapporto molto stretto; con tutti i miei followers ho un rapporto bellissimo e quindi tante volte quando decidevo di buttare tutto all’aria magari mi davano la forza.
Le cose belle, le cose propositive, sono infatti tutto l’affetto, il calore e tutto quello che deriva da tutto lo sforzo che c’è dietro.
Per quanto riguarda i tuoi progetti futuri ci parlavi di questo nuovo singolo, che immagino non ci vuoi spoilerare. Però magari vuoi darci qualche chicca…
Sarà un singolo molto più maturo, molto più concettuale ma sempre molto dettagliato, anche nel video. Sarà una bella una bella svolta; proverò a sorprendere tutti.
Aspettiamo con ansia allora! Almeno, però, dicci se a questo brano seguirà qualche live in giro per l’Italia, se hai in programma qualche tappa, qualche concerto…
Al momento non si capisce più se si possono fare live o meno. È difficile dopo essere stati due anni fermi, quindi bisogna capire un po’… Io ho sempre suonato tanto in giro per l’Italia; bisogna vedere se c’è la possibilità di farlo, se così fosse assolutamente sì… Altrimenti faremo i concerti nel metaverso!
Sei già molto realizzata nella tua carriera, però se proprio dovessi puntare al massimo che cos’è che vorresti fare?
Per me la cosa più importante di tutte è la salute mentale e fisica e quindi voglio sempre che sia al top. Una cosa che non sono ancora riuscito a fare come voglio è riuscire a viaggiare molto di più. Io ho fatto tanti viaggi da sola ma mi hanno davvero segnato, quindi vorrei anche vivermi il viaggio con un pochino più di leggerezza… quindi viaggiare, sicuramente viaggiare!
Qual è la tua meta dei sogni?
L’America, perché l’ho già visitata e l’adoro. Mi sono sempre sentita un pochino americana… ma mi sento bene in qualsiasi contesto fuori dall’Italia. No scherzo, sto bene anche qua, assolutamente, però l’America molto molto più aperta per quanto riguarda un po’ tutto, noi siamo un pochino retrogradi su certe cose.Bisogna riuscire fregarsene del giudizio degli altri a fare le cose con molta più consapevolezza. Su questa cosa qua mi batto tanto, il riuscire a sbrigliarci dagli retaggi culturali che abbiamo.
ha concluso Alessandra, raccontandoci di quando a Londra andava a fare la spesa in pigiama.