Paola Turani: il racconto del parto
Lo scorso 8 ottobre Paola Turani è diventata mamma. Nei giorni successivi alla nascita del piccolo Enea Francesco la modella è stata particolarmente concentrata nella sua nuova vita di madre, lasciando indietro gli aggiornamenti per i suoi fan, ma questa mattina, dal suo profilo Instagram, Paola Turani ha raccontato nel dettaglio la nascita di suo figlio.
Paola Turani è diventata mamma: alle 00:52 dell’8 ottobre, la modella e suo marito Riccardo Serpellini sono diventati genitori di Enea Francesco.
In questi primi giorni la neomamma è stata particolarmente occupata, naturalmente, con i nuovi impegni che un bambino appena nato comporta, ragione per cui la sua presenza sui social, solitamente costante, è stata meno frequente.
Questa mattina però, Paola Turani è tornata con un lungo post su Instagram nel quale racconta ai fan il momento del parto, per filo e per segno, aggiungendo diversi scatti del prima, durante e dopo la nascita del “serpellino“.
Il racconto del parto
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Questa mattina Paola Turani ha pubblicato su Instagram un post in cui racconta la sua esperienza durante il parto.
Ad accompagnare il racconto, diverse immagini che mostrano i momenti cruciali della nascita di Enea Francesco:
“È iniziato tutto alle 18 di giovedì quando ho rotto le acque, qualche piccola contrazione gestita tranquillamente insieme a Veronica, la mia ostetrica, e poi alle 20 (mentre la mia amica Melissa mi massaggiava per alleviare il dolore) le contrazioni sono diventate sempre più forti e ravvicinate.
Ore 21:30 “ravioli time”: mentre tenevo monitorate le contrazioni… alla mia cena non volevo comunque rinunciare. Dalle 22 il picco del dolore: sul divano sdraiata con Gnomo accanto che mi osservava cercando di respirare assecondando il dolore sono scoppiata in un pianto disperato, intanto Ricky faceva scorte di ghiaccio. Un rimedio che mi dava sollievo.
Alle 23:30 ci prepariamo per andare in ospedale. Arriviamo pochi minuti prima di mezzanotte, alle 00:10 ero dilatata di 5 cm, alle 00:20 non c’è stato nemmeno più il tempo di fare l’epidurale perché ero già di 10 cm e quindi pronta per le spinte! (Io: “noo! Non funziona così!” E l’epidurale? Nulla. Non c’è tempo)
E qui la parte più incredibile, una sensazione che ricorderò per tutta la vita con Ricky che gridava (ma io gridavo di più) “Forza Amore! Si vede la testa! Ci sei quasi!” Dopo 35 minuti circa di spinte con sottofondo la canzone “Meraviglioso Amore Mio” il primo pianto di Enea e ogni dolore sparito (più o meno).
Mamma mia, che potenza, l’esperienza più dolorosa e incredibile al tempo stesso! Quanta forza abbiamo noi donne in quel momento? Pazzesco!”
I ringraziamenti
Per concludere, Paola Turani ha ringraziato tutte le persone che le sono state vicino prima e durante il parto e che l’hanno aiutata a mantenere la serenità e ad affrontare la straordinaria impresa di dare alla luce un figlio.
Oltre a tutto il personale dell’ospedale, alla sua ostetrica e alle persone care, il primo ringraziamento è andato chiaramente a suo marito Riccardo Serpellini, che le è stato sempre accanto:
“Ringrazio mio marito per essere stato sempre al mio fianco, Veronica che con la sua professionalità e costante presenza mi ha seguita in tutti questi mesi, durante il parto e anche ora (senza di te non sarei stata così serena, grazie di cuore), grazie alla mia pupi (Melissa Gervasoni) per essere una grande amica, grazie alla preziosa Ludovica che insieme a Veronica ha fatto nascere Enea e a tutto il personale dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo. GRAZIE”