Paolo Bonolis: Sonia Bruganelli non torna indietro, Elisabetta Franchi può farlo
Sonia Bruganelli di certo non ha il timore di dire apertamente quello che pensa. In una recente intervista la moglie di Paolo Bonolis è tornata su alcune parole già espresse in precedenza. Secondo lei Elisabetta Franchi ha ragione.
La moglie del noto conduttore Paolo Bonolis, Sonia Bruganelli, in un’intervista a Leggo, torna sul caso Elisabetta Franchi. Sonia Bruganelli riconferma quanto già detto: per lei Franchi ha ragione. Sonia ha spiegato:
Ho voluto difendere la libertà di un’imprenditrice di scegliere con chi cimentarsi nella realizzazione di un progetto che magari richiede un impegno e della disponibilità eccezionali. Credo sia normale. Anche io quando preparo qualcosa di impegnativo faccio patti chiari con i miei collaboratori. Chi non se la sente o ha altre priorità deve dirlo subito, altrimenti diventa faticoso per loro e un problema per me. La Franchi credo volesse dire questo. L’ha espresso molto male e forse ha scelto l’occasione meno opportuna. E poi dipende tutto dalle persone.
Poi aggiunge un pensiero da imprenditrice. Senza paura ammette che secondo lei molte persone e molte donne sfruttano la loro posizione per fare carriera e afferma:
Non credo agli imprenditori tutti sfruttatori, ai dipendenti solo vessati, alle donne sempre e solo vittime di forme di violenza. Io credo che ci siano imprenditori bravi e altri infami, lavoratori eccezionali e altri che se ne approfittano, donne che devono lottare per farsi rispettare e ottenere quel che giustamente spetta loro ma tante altre che si approfittano della debolezza di certi uomini per fare carriera e ottenere quello che non meritano.
Bonolis: la moglie appoggia e difende Elisabetta Franchi, è polemica!
Sonia Bruganelli ha anche affermato di essere del tutto disinteressata alle bufere mediatiche, o shitstorm, e sostiene che nessun buon giornalista si dovrebbe interessare a questo flusso ininterrotto di commenti:
Ma che cos’è una shitstorm? Suvvia. È una valanga di insulti che spesso provengono da profili falsi. Dura due giorni e poi finisce tutto. Se hai paura di una shitstorm di questi tempi forse allora è meglio che non fai il giornalista. L’importante è che dici la verità o che sai argomentare le tue critiche.