Stefano De Martino: fuggito dalla violenza e dalla droga
Raccontandosi al “Corriere della Sera” Stefano De Martino ha parlato del suo passato e di quando, cresciuto in una realtà violenta e pericolosa, è riuscito a salvarsi grazie alla sua grande determinazione.
Dal 12 gennaio Stefano De Martino tornerà in tv con “Stasera tutto è possibile”, amato programma tv di Rai 2. Da quando fece la sua prima apparizione nel talent “Amici” Stefano di strada ne ha fatta molta ed oggi è un apprezzato conduttore.
Di recente si è parlato molto di lui per via del suo matrimonio finito con Belen e dei conseguenti flirt che entrambi hanno avuto. La showgirl argentina ora è felicemente fidanzata con Antonio Spinalbese mentre Stefano ha deciso di concentrarsi su figlio e carriera.
E proprio della sua carriera il ballerino napoletano ha parlato nella recente intervista rilasciata al “Corriere della Sera” o, meglio, di come è arrivato dov’è adesso, destreggiandosi tra ambienti violenti e pericolosi.
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Stefano De Martino: da Torre Annunziata alla tv
Stefano è l’esempio vivente di come non smettere mai di crederci aiuti a realizzare i propri sogni. Certo, De Martino ha anche lavorato molto sodo per arrivare dove è oggi ma, guardando al passato, capisce che ne è valsa la pena.
Come ha raccontato al “Corriere della Sera” è cresciuto negli anni ’90 a Torre Annunziata, in un palazzo fatiscente sopravvissuto al terremoto dell’80 e immerso in una realtà violenta, fatta di guerre tra clan e di spaccio all’aria aperta.
“In quei posti si cresce velocemente” ha raccontato Stefano, che ha spiegato che non c’erano citofoni e porte e che questo “libero accesso” portava gente di ogni tipo nel suo palazzo.
“Trovavo tra una rampa di scale e l’altra siringhe, lacci emostatici… mia madre non poteva nasconderlo: ha dovuto spiegarmi presto da cosa stare lontano e perché. Penso che mi abbia aiutato a evitare tanti guai“
ha detto l’uomo, che oggi ringrazia i suoi genitori.
“Abbiamo avuto tante difficoltà ma attraverso il loro esempio sono diventate per me una marcia in più. Non ho mai pensato di non farcela, nonostante il contesto. “
