Tommaso Zorzi sostiene il movimento FreeBritney
Questa mattina Tommaso Zorzi ha usato le sue Instagram stories per mostrare il suo sostegno a Britney Spears e parlare della conservatorship che la priva di quasi ogni libertà, del movimento #FreeBritney e del drammatico intervento in aula della regina del pop.
Britney Spears, in udienza virtuale nella Stanley Mosk Courthouse di Los Angeles ha finalmente parlato in aula dell’oppressione subita dalla conservatorship affidata a suo padre che le impedirebbe ogni forma di libertà che ci si aspetterebbe da una persona quasi quarantenne.
Così, dopo anni di battaglie da parte del movimento #FreeBritney creato dai fan, la cantante ha espresso tutto il proprio dolore e raccontato la propria schiavitù, giungendo poi alla decisione di denunciare la propria famiglia.
Questa mattina Tommaso Zorzi ha parlato in sostegno di Britney Spears nelle sue Instagram stories, raccontando la tragica storia di una diva del pop privata della propria libertà individuale.
Tommaso Zorzi racconta la storia di Britney Spears
La drammatica vicenda di Britney Spears è nota a tutto il mondo. Una cantante di fama planetaria che da tredici anni è sotto il pieno controllo di suo padre attraverso quella che negli Stati Uniti si chiama “conservatorship” e che ha fatto sì che in tutto questo tempo la cantante vivesse, secondo il suo recente racconto in aula, in condizioni di quasi schiavitù.
Oggi Tommaso Zorzi ha raccontato la storia di Britney Spears nelle sue Instagram stories:
“Mercoledì Britney è stata finalmente ascoltata da un giudice, ha lasciato una deposizione durata circa 25 minuti nella quale per la prima volta lei ha detto tutta la sua verità, puntando il dito contro il suo management e in primis suo padre che per oltre tredici anni l’hanno tenuta in uno stato che lei definisce di quasi schiavitù.
Vi ricordo che per tredici anni per lo Stato della California lei era come se fosse incapace di intendere e di volere e tutto quello che riguardava le sue finanze, il suo lavoro, la sua famiglia, tutte le decisioni vitali, ma anche solo il fatto di poter uscire fuori di casa da sola, erano soggette ad approvazione da parte del management e di suo padre.”
Dopo aver spiegato la conservatorship di cui Britney Spears sarebbe praticamente una vittima, Tommaso Zorzi ha parlato della deposizione via web di Britney Spears avvenuta ieri durante l’udienza virtuale nella Stanley Mosk Courthouse di Los Angeles e durata venticinque minuti:
“Britney innanzi tutto ha detto di essere stata sfruttata, di piangere ogni giorno e di essere depressa. Di essere stata obbligata a lavorare dieci ore al giorno sette giorni alla settimana sotto minaccia che se non l’avesse fatto gli avrebbero negato di vedere i suoi figli e il suo fidanzato, e per lo Stato potevano farlo, in quanto vi ricordo che Britney era come se fosse incapace di intendere e di volere, quindi completamente orchestrata dal suo team.
Ha detto di essere stata obbligata ad avere tutt’ora una spirale in quanto suo padre e il suo management non volevano che lei avesse altri figli; ha chiesto di poter tornare ad avere libero accesso ai suoi conti; ha chiesto, ovviamente di poter interrompere questa tutela da parte di suo padre e del suo management; ha chiesto di poterli querelare e ha detto che secondo lei dovrebbero essere in prigione e ha detto che il suo più grande sogno oggi è quello di avere un figlio e di sposarsi.”
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Il sostegno di Tommaso Zorzi al movimento FreeBritney
In ultimo, Tommaso Zorzi, in quanto fan cresciuto con la musica di una delle divinità del pop, ha espresso tutto il suo sostegno nei confronti di Britney Spears e del movimento #FreeBritney, sviluppatosi sui social negli ultimi tempi per rivendicare il diritto della cantante di riappropriarsi della propria vita:
“Mi auguro che questa cosa possa finire il prima possibile perché poi per un ragazzo come me, cresciuto a pane e Britney Spears, vederla soffrire così fa male. Dunque forza Britney, Tommy è con te.”