Fedez: la querela dell’esponente della Lega

Giulia Marinangeli
  • Appassionata di TV e Gossip
  • Diplomata in scuola di traduzione
07/09/2021

Ieri Fedez ha raccontato dalle sue Instagram stories di avere ricevuto una querela da parte di un esponente del partito di Matteo Salvini risalente ai tempi del Concertone del Primo Maggio, quando il rapper presentò un lungo discorso contro le esternazioni omofobe pubbliche di alcuni politici rispondenti alla Lega.

21:00 – Fedez querelato da un esponente della Lega

Continuano ancora le polemiche della Lega sull’intervento di Fedez durante il concertone del Primo Maggio di quest’anno.

In quella occasione il rapper aveva portato un lungo discorso contro l’omofobia e in sostegno del DDL Zan e nel farlo, ha citato una lunga serie di dichiarazioni a sfondo omofobo di numerosi esponenti del partito di Matteo Salvini e mai rinnegate da chi le ha pronunciate pubblicamente.

L’episodio fece molto contrariare i detrattori del disegno di legge contro omofobia, transfobia, misoginia e abilismo, ma soprattutto fecero molto parlare di sé le parole di Fedez nel rivelare che dai vertici Rai ci sarebbe stato un presunto tentativo di tagliare il discorso del rapper, per evitare di fare nomi di politici e di partiti.

Ieri dai suoi social, il cantante ha annunciato di avere ricevuto una querela da parte di uno dei leghisti menzionati nel suo intervento.

Fedez: la querela da parte di un leghista

A querelare Fedez per diffamazione è stato il leghista Alessandro Rinaldi, citato da Fedez sul palco del Primo Maggio per aver pronunciato una frase omofoba. Nelle sue Instagram stories, il rapper ha spiegato approfonditamente le ragioni di questa querela:

“Il signor Rinaldi lo ho citato nel mio discorso del Primo Maggio perché disse “I gay vogliono uguaglianza? Si comportino come persone normali“. Lui mi denuncia per diffamazione perché avrei estrapolato fuori dal contesto la frase.”

Il rapper ha quindi riportato nelle stories il video dell’intervento del leghista da dove Fedez ha estrapolato la frase omofoba.

Fedez: la classe politica non sa chiedere scusa

 

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Dopo aver mostrato il video in cui Rinaldi esternava i suoi concetti inequivocabilmente omofobi, ha duramente criticato la classe politica italiana, incapace di scusarsi quando commette errori così gravi:

“È imbarazzante come ci sia un’intera classe politica italiana che quando spara una s*******a enorme ed indecente, piuttosto che chiedere scusa, persevera a rivendicare le s*******e che dice, perché tanto in questo Paese si dimentica tutto col tempo e niente, fate schifo al c***o.”