Musica: raccomandata durante la gravidanza

Arianna Preciballe
  • Art Director
  • Appassionata di tv e Spettacolo

Ascoltare musica in gravidanza fa bene al bambino e al suo sviluppo. Il suono, infatti, fa da collegamento tra il piccolo nella pancia e la mamma pronta ad accoglierlo e può essere benefico anche per il neonato, che riascoltandolo si rilasserà ricordando il periodo nel grembo.

Musica durante la gravidanza

Durante la gravidanza, nell’ultimo trimestre quando i movimenti del bambino sono più evidenti, egli riceve il suono materno ma anche la maggior parte dei suoni che arrivano dal di fuori. È in questo periodo, infatti, che l’orecchio del bambino inizia i così detti “processi cognitivi” di riconoscimento e memorizzazione. Il feto, da qui, comincia a riconoscere alcune “voci”, alle quali risponde con azioni motorie e fisiologiche.

Già dai primi momenti di vita, l’embrione comincia ad essere immerso in un universo sonoro che lo accompagna durante i nove mesi di gestazione, visto che all’interno del corpo della madre si propagano tanti suoni e ritmi come il battito cardiaco, il flusso sanguigno, il suono della respirazione e dei movimenti del diaframma, il rumore delle articolazioni e il gorgoglio dello stomaco: queste sono tutte fonti sonore che costituiscono una stimolazione del feto.

Ma non è finita qui: anche la musica, infatti, può essere uno degli stimoli che aiuterà il bambino; ecco come.

Gravidanza: la musica fa bene al bambino

Musica durante la gravidanza

In gravidanza il suono può essere il veicolo privilegiato del contatto fra madre e figlio. In molti programmi di “accompagnamenti alla gravidanza”, infatti, è inserito anche l’ascolto della musica.

Alcuni esperti consigliano alle donne di ascoltare musica classica; le ripercussioni che il suono può avere sia sul feto che sulla madre, sono benefiche.

Per la mamma, la musica, aiuta a stimolare endorfine e facilita il rilassamento dei muscoli. Il suono arriva attenuato al feto per via della presenza del liquido amniotico, ma contribuisce comunque a sviluppare il riconoscimento del suono e, quindi, a formare l’inizio di una memoria musicale.

Si è dimostrato, inoltre, che una volta venuto alla luce, il bambino riconosce le musiche ascoltate durante la gestazione e spesso reagisce rilassandosi al loro ascolto.