Cioccolato, alleato della salute: perché fa bene?
Il cioccolato ha numerose proprietà per la nostra salute e, infatti, aiuta persino a combattere le malattie cardiovascolari. Questo alimento è una vera e propria sferzata di salute, purché si tratti solo ed esclusivamente di cioccolato fondente, cioè quello composto da almeno il 45% di pasta di cacao.
Anche se il sapore del cioccolato al latte o di quello bianco è più delicato rispetto al retrogusto amarognolo del fondente, quest’ultimo è decisamente migliore nell’ottica di un alimento buono per il nostro benessere.
Il segreto del cioccolato sono i flavonoidi, presenti in gran quantità, che sono come ormai tutti ben sanno, gli antiossidanti per eccellenza, gli stessi presenti nei frutti di bosco, nel tè, nel vino rosso e in tanti altri prodotti di origine vegetale.
La differenza sta nel fatto che nel cioccolato, i flavonoidi sono presenti in gran quantità, basti pensare che una tavoletta di 100g di fondente ne contiene circa 50-60 mg, un vero record. Inoltre, più cresce la percentuale di cacao, maggiore sarà la loro presenza.
Ma cosa sono?
Cioccolata: tutti i benefici?
L’azione benefica dei flavonoidi consiste nel contrastare gli effetti negativi del colesterolo LDL, quello cattivo, presente nel sangue e in più esercitano una azione antinfiammatoria che protegge le arterie e le coronarie dalla formazione della placca e conseguentemente dai danni dell’aterosclerosi, con evidenti vantaggi per il cuore.
Un consumo quotidiano di cioccolato, oltre ad avere degli effetti benefici sulla pressione sanguigna, stimola anche la produzione della serotonina, la molecola del buonumore, che se carente, determina un caso patologico dell’umore delle persone.
Ma poi, a parte questi effetti benefici sulla salute, cosa ci potrà mai essere di più stimolante del sapore meraviglioso del cioccolato e del suo inebriante profumo.
L’unica avvertenza è quella di non abusare del cioccolato, in quanto fornisce un numero elevato di calorie. Una tavoletta da 100 grammi fornisce 500 calorie, praticamente un quinto del fabbisogno quotidiano e si rischierebbe di aumentare di peso con tutti i rischi ad esso collegati.