Cereali integrali: tutti i benefici
Frumento, segale, riso, avena e orzo sono tra i più famosi cereali integrali. Ma perchè sempre più persone li scelgono per la loro alimentazione? Scopriamone insieme di più!
I cibi preparati con cereali integrali possono davvero aiutare la nostra salute e il nostro benessere, grazie soprattutto ai vantaggi che il “chicco completo”, offre dal punto di vista nutrizionale.
Attenzione però, il colore più scuro di un alimento non indica necessariamente che questo sia integrale; per questo è essenziale leggere l’etichetta!
Scopriamo insieme di più sulle loro caratteristiche.
Cereali integrali: perché sceglierli
Per poter essere definiti “integrali”, non è necessario che gli alimenti siano costituiti al 100% da cereali integrali; basta il 51% delle tre componenti: endosperma, germe e crusca.
La parte esterna, ovvero la crusca, protegge il chicco ed è fonte di vitamine e minerali; il germe contiene sostanze antiossidanti, vitamine del gruppo E e del gruppo B e grassi buoni mentre la parte dell’endosperma, qualla amidacea, fornisce al germe nutrimento per la crescita e contiene carboidrati e proteine.
Ricchi di fibra, la loro assunzione ha effetti davvero benefici sulla nostra salute, sulla prevenzione e sulla cura di alcune patologie. Consumandone una grande quantità, per esempio, si ha un rischio minore di sviluppare patologie cardiovascolari, gastrointestinali, ipertensione, diabete, obesità e alcuni tipi di tumore.
I cibi integrale limitano l’assorbimento del colesterolo “cattivo” ma sono anche in grado di abbassare i livelli di trigliceridi nel sangue; possono inoltre abbassare la pressione sanguigna, migliorare il controllo della glicemia per i soggetti diabetici, aiutare la perdita di peso e migliorare la regolarità intestinale.
Da non dimenticare quando si parla di cereali integrali e anche l’apporto di vitamine del gruppo B, acido folico, acidi grassi omega 3, magnesio, zinco, fosforo e ferro.
La fibra, inoltre, consente un transito del cibo ingerito più facile e veloce e riduce il tempo in cui sostanze potenzialmente dannose rischiano di entrare in contatto con la mucosa intestinale; rappresenta inoltre la fonte di nutrimento dei batteri “buoni” del nostro intestino, sostanze importantissime per noi!