Come evitare le intossicazioni alimentari da funghi

Cristina Damante
  • Laureata in Scienze della Comunicazione

Oltre 1.500 casi all’anno di intossicazioni sono provocate dal consumo di funghi velenosi, scambiati per innocui. Alcuni consigli e spiegazioni del Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda di Milano. 

Mushrooms,

Una delle emergenze stagionali sul fronte delle intossicazioni alimentari è legata ai funghi: raccogliere esemplari velenosi, scambiati per innocui, è causa di oltre 1.500 casi di intossicazione ogni anno.

Ecco alcune regole degli esperti del Centro Antiveleni (CAV) dell’Ospedale Niguarda di Milano.

Emergenze stagionali: intossicazioni da funghi

Mushrooms,

Non improvvisatevi esperti. Rivolgetevi sempre a un micologo professionista per fargli controllare il raccolto (servizio offerto gratuitamente dalle Atl, aziende turistiche locali). In alcuni casi le specie tossiche sono davvero dei “sosia” di quelle innocue: ci vuole un occhio allenato per riconoscerli!

Tra le specie di funghi più pericolose figurano “Amanita phalloides” e “Cortinarius orellanus.” Le loro tossine provocano danni irreversibili, rispettivamente, a fegato e reni. Per i casi più gravi, il trapianto in tempi rapidi è l’unica alternativa possibile.

Amanita, Phalloides

I sintomi a volte non sono chiari e sfuggono al controllo medico perché scambiate per sindromi gastroenteriche simil-influenzali. A seconda dell’esordio delle manifestazioni, si possono distinguere sindromi a breve latenza, che insorgono tra i 30 minuti e le 6 ore dall’ingestione, e a lunga latenza, tra le 6 e le 20 ore.

Le sindromi che presentano un esordio più tardivo caratterizzano le intossicazioni più pericolose, che hanno come “organo bersaglio” il fegato, e che, nei casi più gravi, possono portare a danni molti seri, tanto che, a volte, l’unico rimedio è un trapianto salva-vita.

Se, dopo l’ingestione di funghi non controllati, insorgono disturbi, non tentate di curarvi da soli. Recatevi in Pronto Soccorso, portando con voi tutti i residui di funghi, cotti e crudi, e i resti di pulizia. Contattate immediatamente eventuali altri commensali e inviateli al Pronto Soccorso.

Con un primo intervento è necessario allontanare dall’organismo, quanto prima, le tossine mortali dei funghi con la lavanda gastrica e la somministrazione di carbone vegetale in polvere, oltre all’infusione di liquidi per via endovenosa (fleboclisi), che serve a riequilibrare la perdita di acqua e sali minerali, dovuta a vomito e diarrea reiterati.

Fate attenzione anche ai funghi sott’olio, nei quali può svilupparsi la tossina botulinica.

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Il Centro Antiveleni (CAV) dell’Ospedale Niguarda di Milano fornisce consulenza tossicologica specialistica al pubblico ed agli operatori sanitari per la diagnosi, la cura e la prevenzione delle intossicazioni acute.

Il Centro, attivo 24 ore su 24 con la sua linea telefonica dedicata all’emergenza, riferimento nazionale per le intossicazioni acute del territorio italiano.