Togliere il pannolino: spannolinamento come e quando farlo

Cristina Damante
  • Laureata in Scienze della Comunicazione

Il passaggio in cui il piccolo fa a meno del pannolino per usare vasino o riduttore segna una fase importante della crescita. I consigli degli esperti per affrontare questa fase in modo giusto, senza ansie e senza fretta.

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Il momento in cui si toglie il pannolino è una tappa molto importante per la crescita dei piccoli, che possono acquisire nuove competenze e cominciare a prendersi cura di sé, del proprio corpo, della propria intimità.

Quando togliere il pannolino

L’estate, di solito, è il periodo in cui più facilmente si affronta questo passaggio, soprattutto per motivi pratici come la facilità di spogliarsi rapidamente e ridurre episodi in cui il bambino si bagna e si scoraggia.

Si tratta di una fase delicata, che va affrontata nel modo giusto, senza forzature e senza accelerare i tempi, con serenità. Ecco qualche consiglio dell’Asilo Nido La Zucca Felice di Monza – Gruppo San Donato.

Spannolinamento: come capire se il bambino è prontoVasino IMG-20200625-121933

In base alle linee guida dell’Accademia Americana di Pediatria, la maggior parte dei pediatri suggeriscono di avvicinare il bambino verso i 18-24 mesi al cambiamento. Dal punto di vista fisiologico infatti, la capacità del controllo sfinterico avviene a partire dai 18 mesi.

Dagli anni ’60 fu introdotto l’approccio di Thomas Berry Brazelton, che propose di tenere conto del bambino come protagonista dell’intero processo, rispettando la sua individualità e personalità.

Ecco quali segnali considerare prima di togliere il pannolino:

  • Il bambino deve saper comunicare, con linguaggio verbale o non verbale, di dover andare in bagno.
  • Il piccolo si dimostra infastidito dal pannolino pieno e cerchi in qualche modo di toglierselo.
  • Per quanto tempo il pannolino resta asciutto? Se passano diverse ore tra una pipì e l’altra, può essere il momento giusto per togliere il pannolino.
  • Il bambino deve mostrare interesse al vasino o sentire il desiderio di imitare i grandi e crescere.

Può essere utile avvicinare il piccolo all’idea attraverso la lettura di un libro che affronti la tematica. Fatelo poi familiarizzare e abituare al vasino: potete introdurlo in casa inizialmente proprio come gioco, mettendolo anche in cameretta per i suoi pupazzi.

In una seconda fase potete spostarlo in bagno e iniziare a far prender confidenza al bambino per fare la pipì. Le prime volte non importa se il bambino non “produce” nulla, ma restate accanto a lui e sostenetelo, magari leggendogli una storia.

Vasino o riduttore: cosa scegliere e perché

togliere pannolino

Meglio vasino o riduttore? Gli specialisti sottolineano che non c’è una risposta giusta ed una sbagliata. Dipende dalla vostra organizzazione e dalla preferenza e comodità riscontrata dal bambino.

Pro e contro. La posizione del vasino resta più comoda ed agevola l’evacuazione. Se sceglieste di utilizzare il riduttore, il consiglio degli specialisti dell’asilo monzese è di aggiungere una pedana sulla quale poter appoggiare i piedi del bambino.

Passare direttamente al water con riduttore significa evitare un ulteriore passaggio tra vasino e wc, ma in tal caso il bambino difficilmente vede i propri “prodotti”. Soprattutto le prime volte – spiegano ancora gli esperti – è importante per i bimbi essere gratificati dal vedere di essere riusciti davvero a farla e col vasino questo accade con più facilità: poter guardare con i propri occhi genera una maggior motivazione per proseguire con entusiasmo in questo cambiamento.

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